Il progetto FISE si propone come iniziativa formativa coerente con l'obiettivo strategico di promuovere lo sviluppo di un'istruzione di qualità (enunciato nel Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, art. 165) nonchè con la volontà dell'Ue di far leva proprio sull'istruzione e la formazione come volani di crescita e sviluppo economico (v. anche le Conclusioni del Vertice di Lisbona del 2000);

L’iniziativa risponde anche alla scelta di valorizzare le risorse umane – ribadita nelle Relazioni intermedie 2004, 2006 e 2008 del Consiglio e della Commissione sull’attuazione del programma di lavoro "ISTRUZIONE & FORMAZIONE 2010" – nella creazione e nella trasmissione delle conoscenze. In questo quadro, si ritiene centrale il ruolo che può essere esercitato dalle Università, con specifico riferimento a particolari discipline (quali senz'altro scienze politiche e scienze della comunicazione) e alla formazione di particolari professionalità quali quelle radicate appunto nell'area della comunicazione.

Per quanto riguarda l’aspetto informativo, FISE si propone l'obiettivo di fornire risposte concrete al problema del 'come comunicare', problema che l'Europa si è posta sin dalla Conferenza di Helsinky del 1999 individuando – già dal 2004 – nella 'comunicazione dal basso' (ossia sul territorio, a partire quindi da una dimensione locale delle comunità e dei media) la soluzione più adatta a intercettare le fasce più vaste della pubblica opinione e ribadendo tali necessità anche nel “Libro Bianco sulla politica europea di comunicazione” (1 febbraio 2006 - COM(2006)35) e in “Comunicare sull’Europa in partenariato” (3 ottobre 2007 – COM(2007) 568. Esigenze rilevate anche da numerosissime ricerche di settore, tra le quali ad esempio Trenz H. “Quo vadis Europe? Quality newspaper struggling for european unit” Routledge, London New York 2007.

Di particolare importanza, in questo senso, è la recente Risoluzione del Parlamento europeo su giornalismo e i nuovi media - creare una sfera pubblica in Europa (7 settembre 2010).


Entrambe le attività – formare e informare – rientrano nel concetto europeo di apprendimento permanente (formale ed informale), definito e sviluppato nel documento “Conclusioni del Consiglio del 12 maggio 2009 su un quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione” («ET 2020» - 2009/C 119/02) che individua i seguenti obiettivi strategici: fare in modo che l'apprendimento permanente e la mobilità diventino una realtà; migliorare la qualità e l'efficacia dell'istruzione e della formazione; promuovere l'equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva; incoraggiare la creatività e l'innovazione, compresa l'imprenditorialità, a tutti i livelli dell'istruzione e della formazione. 

La creazione di un percorso formativo universitario costituisce una forma di apprendimento formale che risponde efficacemente alla necessità di aggiornare e sviluppare periodicamente le competenza secondo le mutevoli circostanze economiche e sociali; l’obiettivo di informare si inserisce appieno nella nozione di apprendimento permanente in quanto la fruizione dei mezzi di comunicazione rientra nei percorsi informali dell’apprendimento.